Fedeli al programma,
questa mattina, il gruppo ha scalato le "Pizzorne". La giornata si è
rivelata meno calda del previsto e una discreta ombreggiatura lungo la salita
ha fatto sentire meno la fatica. In cima qualcuno si è sdraiato al fresco e ha
approfittato per fermarsi al ristorante e mangiare uno "spaghettino".
Durante la discesa verso Lucca è scoppiato un pneumatico alla bici di Paolo che,
visto la velocità in discesa è rimasto solo. Mentre aspettava che si
raffreddasse il cerchio della ruota è stato prontamente contattato dal gruppo
che una volta accortosi della sua assenza si era subito fermato. Raro
inconveniente quello accaduto oggi a Paolo, non avevo mai sentito dello scoppio
di una camera d'aria a causa del surriscaldamento del cerchio per l'eccessivo
uso del freno. Buono a sapersi, vorrà dire che farò attenzione a non esagerare
con l'uso del freno e se necessario magari mi fermo.
Ma archiviate le
salite; del Serra martedì e le Pizzorne oggi, ecco pronta l'ascesa a Campo
Cecina per sabato mattina. L'amico Giuseppe, attivissimo DS dell'MDA, ha
programmato la ciclopedalata con cura, partenza dal "Bar Leoni" ore
08.00, Viareggio, Carrara, Campo Cecina. Raggiunto il Rifugio, possibilità di
pranzo e poi rientro. La salita ha una lunghezza di km 19.100 con pendenza
media del 6.2%. Una salita degna delle precedenti che porterà i cicloturisti ai
piedi del Sagro da dove si può godere un panorama unico al mondo che, fra
l'altro, comprende le cave di marmo e verso Carrara il mare. Una bella
"pedalata" che aggiungerà una nuova perla alla collezione privata di
ogni cicloturista che parteciperà.
alfio pellegrin
NOTA SULLA SALITA DI
CAMPOCECINA:
.....
dal racconto di un cicloturista......
Ore
8.15 partenza dal Bar di fronte casa, direzione Carrara. I km di
riscaldamento sono molti e in parte controvento, ma affrontati in tutta
tranquillità senza forzare, fino la Chiesa di San Rocco a Carrara (con
aggiunta di 2 Km nel centro città per un errore di via dato le scarse
indicazioni stradali).
Sono circa la 9.15: siamo a 108 m sul livello del mare, altrettanti di dislivello, è qui che comincia la lunga e dura ascesa verso CAMPO CECINA.
Parto molto piano, voglio gestirmi al meglio sapendo di dover affrontare ben 20 Km abbondanti di salita e soprattutto 15 Km circa di pianura per tornare a casa. Vengo superato da un fiorentino sicuramente oltre il mezzo secolo, ma è partito fortissimo e le conseguenze si vedranno poi. Mi mantengo su velocità infime, sui 8/9 Km nei tratti duri e poco sopra la doppia cifra nei tratti più facili. A 10 KM esatti dalla partenza da Carrara si giunge al bivio per Fosdinovo (fino a qui ho percorso la strada della tappa di Marina di Carrara di quest'anno, infatti ci sono ancora molte scritte sulla strada): si imbocca la provinciale per Campo Cecina sulla destra. Dopo 4 chilometri esatti si giunge, attraverso una panoramica mangnifica sulla Garfagnana e la Lunigiana, alla Dogana della Tecchia, più nota come Passo della Gabellaccia (m 895 slm). Dopo una curva, con grande stupore, mi ritrovo il fiorentino in crisi, lo supero e lo vedo arrancante che cerca la scia, ma lo rivedrò solo in cima. Sono ancora 6 i Km da percorrere, di cui ben 5 alla pendenza media del 7,8 %. Finalmente appena fuori dal bosco, si arriva nel grande piazzale dell'Acquasparta, a 200 metri dal Rifugio di Campo Cecina. Un vero paradiso per gli escursionisti, i biker e i ciclisti su strada, ma anche per i normali turisti: lo spettacolo è imbarazzante, veramente un paradiso naturale, si può vedere a 180 gradi dalla Corsica al Monviso.
Voglio specificare un dettaglio visto le tante voci lette nel web: il manto stradale (in vista anche del passaggio del Giro) è perfetto per tutta la sr 446 d fino al bivio per Fosdinovo. Da qui è una "strada" asfaltata ma quasi da trekking, con buche, rametti e disconnessioni del manto, tanto da non poter superare i 25 in discesa.
Sono circa la 9.15: siamo a 108 m sul livello del mare, altrettanti di dislivello, è qui che comincia la lunga e dura ascesa verso CAMPO CECINA.
Parto molto piano, voglio gestirmi al meglio sapendo di dover affrontare ben 20 Km abbondanti di salita e soprattutto 15 Km circa di pianura per tornare a casa. Vengo superato da un fiorentino sicuramente oltre il mezzo secolo, ma è partito fortissimo e le conseguenze si vedranno poi. Mi mantengo su velocità infime, sui 8/9 Km nei tratti duri e poco sopra la doppia cifra nei tratti più facili. A 10 KM esatti dalla partenza da Carrara si giunge al bivio per Fosdinovo (fino a qui ho percorso la strada della tappa di Marina di Carrara di quest'anno, infatti ci sono ancora molte scritte sulla strada): si imbocca la provinciale per Campo Cecina sulla destra. Dopo 4 chilometri esatti si giunge, attraverso una panoramica mangnifica sulla Garfagnana e la Lunigiana, alla Dogana della Tecchia, più nota come Passo della Gabellaccia (m 895 slm). Dopo una curva, con grande stupore, mi ritrovo il fiorentino in crisi, lo supero e lo vedo arrancante che cerca la scia, ma lo rivedrò solo in cima. Sono ancora 6 i Km da percorrere, di cui ben 5 alla pendenza media del 7,8 %. Finalmente appena fuori dal bosco, si arriva nel grande piazzale dell'Acquasparta, a 200 metri dal Rifugio di Campo Cecina. Un vero paradiso per gli escursionisti, i biker e i ciclisti su strada, ma anche per i normali turisti: lo spettacolo è imbarazzante, veramente un paradiso naturale, si può vedere a 180 gradi dalla Corsica al Monviso.
Voglio specificare un dettaglio visto le tante voci lette nel web: il manto stradale (in vista anche del passaggio del Giro) è perfetto per tutta la sr 446 d fino al bivio per Fosdinovo. Da qui è una "strada" asfaltata ma quasi da trekking, con buche, rametti e disconnessioni del manto, tanto da non poter superare i 25 in discesa.
Nessun commento:
Posta un commento