Allenandoci sulle nostre strade toscane, quante bici e corridori incontriamo.
Tutti con maglie colorate, calzamaglie alla moda, guantini di marca, per non parlare delle bici. Oggi i piu’ c’e l’hanno in carbonio, sagomata con linee che fino a poco tempo fa erano impensabili, corte, lunghe, slooping, alte , basse, insomma per tutti i gusti; per non parlare delle ruote a basso medio e alto profilo.
Oggi, diciamo la verita’, avere una bici alla moda fa rimanere ad occhi aperti gli amici pedalatori, ed il possessore di tali bici si sente come si dice in Toscana “ UN GANZO”.
Tutte queste cose mi fanno venire in mente,quando ancora piccolo mio padre mi prese una bici per iniziare poi quella che sarebbe divenuta per me una grande passione: Fare ciclismo.
Mi ricordo che essendo ancora piccolo, non arrivavo ai pedali, ed allora mio padre ci lego’ sopra quattro pezzi di legno per far si’ che riuscissi a pedalare, che gioia quando ci riuscii. La marca della bici era un Doniselli con le ruotine dietro.
Poi quando imparai alla meglio a stare in equilibrio, mio padre mi tolse le ruotine ed io un po’ barcollando facevo le mie prime giratine, mentre il mio babbo mi correva dietro, e la mamma seduta su una panchina diceva forte; Vittoriooooo stai attento al bimbooooo…..
Che tempi, poi siamo cresciuti, e quando iniziai a lavorare, riuscii a comprarmi una bici ( andavo al lavoro a piedi) col cambio a sei rocchetti, mi sembrava di volare.
Come sempre andando al lavoro chiudevo la bici col lucchetto, ma un giorno uscendo dall’ ufficio non la trovai piu’ci rimasi di M…….. me l’avevano rubata c’e l’avevo da un mese.
Oltre che la desolazione per aver subito il furto, ero sgomento perche’ dovevo andare a casa e dirlo ai miei genitori e questo in un epoca in cui noi tutti ragazzi nati sul finire della guerra abituati ad una disciplina un po’ burbera di quei tempi, era un problema dire ai genitori che mi avevano rubato la bici, gia’ sentivo le contumelie; sei un bischero nemmeno la bici ti si puo’ dare. (Ecco subito la sentenza)la dovevi tenere piu’ custodita, lo sai quanto ci vuole per comprarla, dove si prendono ora i soldi non si va mica a rubare noi. Ed infine la sentenza finale: ora vai a piedi, mica come ora che direbbero: poverino te l’hanno rubata non ti preoccupare ora si va dal Papini e si compra nuova……. Come passa il tempo e’.
Paolo Rinaldi MDA
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